Gloria di Santa Rosalia

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DESCRIZIONE

La scena ritratta sulla tela raffigura l’evento dell’incoronazione di Santa Rosalia, per mano di Gesù bambino che si trova tra le braccia della Vergine.

La Santa volge il suo sguardo verso Maria e il Bambino in segno di devozione. Questi ultimi si trovano nella sezione superiore del dipinto, come per sottolineare la loro grandezza e superiorità. Lo sguardo della Vergine è rivolto verso Rosalia. Gesù regge tra le mani una corona di fiori: è in procinto di compiere l’atto dell’incoronazione, momento solenne. Sono presenti degli angeli che circondano i personaggi principali. Tra le mani tengono dei fiori, simbolo di gioia e festa. Sullo sfondo, nella sezione inferiore del dipinto, è rappresentata la città di Genova. Sempre in questa sezione dell’opera è possibile scorgere un carro che viene trainato da un cavallo ed è spinto da due uomini, si sta dirigendo verso la città.

Non è un caso che sia stata scelta proprio la città di Genova. Santa Rosalia è infatti la patrona di Pegli, una località nei pressi della città.

L’opera ha una funzione celebrativa dal momento che rappresenta l’incoronazione della Santa. Sono presenti dei simboli che richiamano la figura di quest’ultima: la corona di rose, simbolo di devozione a Maria. Inoltre allude al Rosario considerato un potente strumento per vincere la lotta interiore. I colori delle rose sono due e hanno due significati ben precisi: bianco, che rappresenta la purezza; rosso, che ricorda i Misteri dolorosi e il martirio volontario. Anche gli angeli che si trovano ai piedi di Gesù reggono un tipico attributo della Santa: il bastone, che la sorresse nel suo viaggio mistico verso Dio, posto all?interno di una ciotola. Quest’ultima rimanda all’acqua, considerata miracolosa, presente in un pozzo in cui Rosalia si era ritirata in preghiera.

 

DATA Tra il 1656 e il 1657
TECNICA  Olio su tela
DIMENSIONE Altezza: 287cm

Larghezza: 179cm


AUTORE

Valerio Castello


BIOGRAFIA

Valerio Castello è un artista di origine genovese. Suo padre, Bernardo Castello, muore quando Valerio ha solo sei anni, il quale, di conseguenza, viene cresciuto dal fratello maggiore, che cerca di spingerlo verso gli studi letterari. Valerio Castello, però, mostra presto le sue doti pittoriche; pertanto, inizia la sua carriera quando è ancora molto giovane. Gli sono da subito commissionate opere su tela e affreschi. E’ un autore particolarmente innovativo e originale per il suo tempo: esprime uno stile di carattere manierista, legato al naturalismo di quel periodo, ma caratterizzato da un continuo sperimentalismo, che lo conduce a creare degli spazi illimitati e dinamici, in particolare grazie ai colori utilizzati. Ciononostante le sue innovazioni non ebbero seguito.